Anche in Italia è presente un piccolo borgo di colore azzurro, che non ha niente da invidiare a Chefchaouen o Jodhpur, le due località che si trovano rispettivamente in Marocco ed India, conosciute anche come città blu.
Stiamo parlando di Casamassima, il borgo medievale pugliese, che si trova a circa 20 chilometri da Bari, dove l’azzurro è il colore che domina case, vie, chiese e perfino il castello. Ma perchè in Italia esiste un paese azzurro? Scopriamolo insieme.
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Casamassima: il paese azzurro
La storia racconta che nel 17esimo secolo, la peste che i marinai avevano portato a Bari, fosse ben presto arrivata anche nel piccolo paese di Casamassima. I cittadini spaventati si chiusero nelle case, pregando di non morire per mano della peste, come già successo ad oltre 20.000 persone.
Che si trattò di miracolo o di evento eccezionale, la storia racconta che il paese di Casamassima fu realmente risparmiato dalla peste. Fu così che il duca Orlando Vaaz, fece costruire una chiesa in onore della Madonna di Costantinopoli ed ordinò che tutte le case venissero riverniciate con la calce viva per igienizzare e stabilì che avessero il colore azzurro, proprio come il manto della Madonna.
Una leggenda racconta invece che il colore azzurro di Casamassima, deriva dal colore dell’acqua, utilizzata dalle donne del paese per fare il bucato. Sembra che all’epoca aggiungessero ad essa una polvere azzurra, per evitare che i vestiti ingiallissero al sole. Quest’acqua dopo essere stata utilizzata per il bucato, veniva riciclata per lavare le pareti delle case.
Casamassima, cosa vedere
Che sia frutto di un miracolo o dell’acqua del bucato poco importa. Ciò che importa è che Casamassima si trova in Italia, e non è quindi necessario intraprendere ore e ore di volo per visitare un paese azzurro.
Ma oltre alle case di colore azzurro cosa si può vedere a Casamassima? Il borgo medievale è incorniciato dal Castello e l’accesso al paese, nonché simbolo dello stesso è la Porta dell’Orologio. Molte le chiese da visitare. Oltre al monastero di Santa Chiara, meritano una vista la Chiesa del Purgatorio e la Chiesa Madre. Tre sono i palazzi storici importanti di Casamassima: il Palazzo Ducale Vaaz, il Palazzo Amenduni ed il Palazzo de Bellis.
Casamassima: festa delle Pupe della Quarantana
Ricca di tradizione è la festa delle Pupe della Quaranta. Si tratta di sette bambole che vengono esposte durante la Quaresima. Ogni settimana, la domenica, una di esse viene tolta, sino ad arrivare al giorno di Pasqua.
I cittadini di Casamassima le appendono fuori dalle case a partire dalla domenica che precede il mercoledì delle ceneri. Ogni settimana, al tramonto, ne viene tolta una. Le pupe hanno nomi biblici e caratteristiche ben definite, che devono essere rispettate da chi le cuce. I nomi delle bambole sono Anna, Susanna, Rebecca, Pagana, Lazzaro, Palma e Pasqua. La tradizione stava per scomparire ed oggi per fortuna, giovani e meno giovani si cimentano nella preparazione di queste bambole, tanto che vengono organizzati anche appositi corsi per le Pupe della Quaranta.
Casamassima: l’arte della cartapesta
Casamassima è anche la patria della cartapesta, tanto che l’Associazione Cartapestai del borgo ne revendica tutti i diritti. Gli anziani del paese dicono che l’idea della sfilata dei carri è iniziata proprio da Casamassima e che poi si sia diffusa nelle altre zone d’Italia, prima fra tutti Putignano. Oggi i laboratori di cartapesta sono diversi e visitarne uno vale veramente la pena. Le attività e finalità dell’associazione sono diverse come corsi di cartapesta, organizzazione manifestazioni, mostre e mercatini, costruzione di carri allegorici, scenografie, allestimenti vari e lavorazione di statuine sacre in cartapesta.
Casamassima: gallery
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